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by Rudy Melli

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Rappresenta l'output di una rete neurale che chiamata Object Detection (riconoscimeno oggetti). L'immagine mostra come la rete neura tramite l'utilizzo di intelligenza artificiale individua gli oggetti all'interno dell'immagine.

Il tema sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e su tutti gli impieghi pratici della stessa, è  qualcosa che ormai da tempo suscita nelle persone molta curiosità. L’espressione Intelligenza artificiale, coniata ormai da più di mezzo secolo, si riferisce alla volontà dell’uomo di cercare di  riprodurre il funzionamento del proprio cervello in maniera artificiale, ad esempio tramite un computer.

Se fossimo in grado di avere questa tecnologia allora film come A.I. – Intelligenza artificiale, MatrixIo robot o altri simili non sembrerebbero un futuro così lontano.

Oggi però quello che siamo in grado di ottenere è un IA (intelligenza artificiale) debole, cioè capace solo di riprodurre alcune funzioni del cervello umano.

Funzioni come creatività, ingegno, facoltà di pensiero sono ancora molto lontane dal poter essere riprodotte artificialmente.

Ma allora se siamo così lontani dall’avere un intelligenza artificiale come mai ne sentiamo parlare sempre più spesso in questi ultimi anni?

Prima di risponderti è meglio fare un passo indietro e capire perché oggi siamo arrivati a questo punto

 

Utilizzo storico dell’intelligenza artificiale

Nel 1950 Alan Turing pubblicò l’articolo “COMPUTING MACHINERY AND INTELLIGENCE” proponendo la domanda “Può una macchina pensare?” e descrivendo una procedura, chiamata successivamente Test di Turing, per determinare se una macchina possa imitare una conversazione umana. [1]

All’epoca di Turing non esisteva ancora la tecnologia necessaria per mettere in pratica le sue ricerche o anche semplicemente elaborarle. Lui stesso progettò le specifiche del primo computer digitale della storia nel 1945 (ACE). Oggi qualsiasi laptop è nell’ordine del milione di volte più potente rispetto al computer migliore di allora.[2]

A causa dei limiti della tecnologia gli esperimenti di Turing furono solo marginali.

Le sue ricerche vennero poi portate avanti da una comunità ristretta di ricercatori che introdussero la teoria che in alcuni casi viene utilizzata ancora oggi.

Dal 1950 fino al 2000 l’IA è sempre stato un concetto molto affascinante, ma di scarso valore pratico. I problemi principali erano 2:

  • Mancanza di potenza di calcolo adeguata
  • Mancanza di enormi quantità di dati

Questi problemi hanno rallentato l’utilizzo dell’IA e la sua espansione al mondo industriale pratico, rimanendo confinata solo nella teoria delle università.

Nel 2000 con l’avvento di internet abbiamo assistito ad una rapida esplosione del numero di dati prodotti. Pensate che oggi in un anno produciamo più dati che in tutto il 20esimo secolo.

In secondo luogo i computer hanno iniziato a diventare molto più potenti, pensate ai vostri primi computer e quelli presenti oggi. C’è stata un’evoluzione incredibile in termini di potenza di calcolo disponibile.

Per questo motivo, dal 2000 in poi, alcuni grandi imprese hanno investito per applicare la teoria dell’AI nel proprio business.

 

Big Tech ed utilizzo dell’IA

L’intelligenza artificiale oggi è impiegata in diversi settori ed è destinata ad assumere una rilevanza sempre maggiore all’interno della maggior parte dei processi produttivi.

Ogni giorno assistiamo ad una vera e propria “corsa agli investimenti” da parte delle Big Tech decise ormai da tempo a competere tra loro per diventare leader di mercato.

Cerchiamo di capire insieme quali sono i motivi per cui alcune big tech (Google, Facebook e altri) decidono di investirci miliardi di dollari.

I sistemi di IA riescono ad  apprendere conoscenza attraverso i dati che noi gli forniamo.

Dai dati, i sistemi di IA apprendo come funziona un determinato processo e riescono a generare predizioni adattandosi alle diverse condizioni.

I grandi vantaggi sono:

  1. Lo fanno in modo automatico
  2. Più dati gli forniamo e più diventano bravi

Le aziende che investono ed utilizzano IA riescono ad automatizzare i propri processi di business, diminuendo i costi ed aumentando i ricavi.

Ad esempio Youtube utilizza algoritmi di IA automatici per consigliarti video da vedere secondo i tuoi interessi, non esistono operatori umani che eseguono questa operazione.

Questo aumenta la probabilità di guardare nuovi video e quindi per Youtube più possibilità di mostrarti pubblicità. Questi algoritmi si chiamano sistemi di raccomandazione.

Questo processo sarebbe molto costoso se non fosse gestito in modo automatico.

Con l’IA è come avere uno staff tecnico virtuale che ti aiuta a prendere decisioni sulla base dei dati forniti riducendo i costi.

Imprese come Facebook, IBM, Amazon, Ikea, Microsoft, Apple e altri, hanno da tempo introdotto AI nei loro processi rimanendo o diventando market leader.

Nel grafico possiamo vedere che sempre più imprese in tutto il mondo investono in IA. Il grafico è preso dal report annuale di IBM sull’introduzione di IA nelle imprese[3].

Dati della compagnia Mckinsey in merito ai risultati di un questionario svolto presso aziende di tutto il mondo. Il grafico riporta il ROI (ritorno sull’investimento) delle aziende che hanno introdotto l'utilizzo dell' Intelligenza Artificiale nei propri processi.

Mckinsey ha riportato i dati di un questionario svolto presso aziende di tutto il mondo sul ROI (ritorno sull’investimento)  introducendo IA nei propri processi.

Nel report oltre il 63% degli intervistati riporta un ritorno positivo nell’introduzione di AI nei propri processi aziendali. [4]

 

Conclusioni

Applicare l’IA al tuo business può comportare un beneficio in termini di riduzione dei costi e vantaggio competitivo.

Abbiamo analizzato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte di Youtube che ha integrato ormai da anni i sistemi di raccomandazione per consigliare nuovi video, aumentando la probabilità che un utente ne guardi di più, con l’obiettivo di incrementare la pubblicità venduta.

Altre grandi imprese utilizzano l’IA per ottimizzare i propri processi.

Nei prossimi articoli noi di Vision-e cercheremo di spiegarti come anche tu puoi applicare l’intelligenza artificiale all’interno del tuo business.

Entreremo nel dettaglio delle considerazioni e degli strumenti che potrai usare, da domani, per migliorare le performance della tua impresa e capire quando investire nell’AI.

 

Riferimenti

[1] A. M. TURING, “I.—COMPUTING MACHINERY AND INTELLIGENCE“, Mind, Volume LIX, Issue 236, October 1950, Pages 433–460, https://doi.org/10.1093/mind/LIX.236.433

[2] https://en.wikipedia.org/wiki/Automatic_Computing_Engine

[3] https://filecache.mediaroom.com/mr5mr_ibmnewsroom/191468/IBM%27s%20Global%20AI%20Adoption%20Index%202021_Executive-Summary.pdf

[4] https://www.mckinsey.com/featured-insights/artificial-intelligence/global-ai-survey-ai-proves-its-worth-but-few-scale-impact

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